24/05/10

LUOGHI MAGICI DELLA POLONIA - POLONIA IN ITALIANO

1. Varsavia - il cuore della nuova Europa dell'Est
2. Lodz - la seconda città della Polonia - una capitale di cinema, fotografia ed arte contemporanea
3. Cracovia - la vecchia, splendida e nobile capitale polacca
4. Zakopane - un nota località sciistica sui monti Tatri
5. Danzica - il vecchio porto sul Baltico.
6. La strada dell'ambra - i castelli e borghi del Nord della Polonia.
7. Malbork - la inespugnabile fortezza dei Crociati.
8. Torun e Frombork- le città di Nicola Copernico.
9. Laghi Masuri - un curioso sistema di laghi, fiumi, e canali con le chiuse che permettono la navigazione nella regione.
10. Kazimerz - un porto rinascimentale sulle rive della Vistola.

LUOGHI MAGICI DELLA POLONIA


1. POLONIA IN ITALIANO

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1. Varsavia

Stare Miasto (la Città Vecchia) fu interamente ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, grazie ai quadri dai quali ne derivava l'architettura, dipinti da Bernardo Belotto-Canaletto, cugino del grande pittore delle vedute di Venezia. Le sue opere sono esposte nel Museo Civico. La piazza centrale con le facciate dipinte delle case, il Castello, la Colonna del Re Sigismondo, le mura e le chiese, perfettamente fedeli agli originali, sono diventati la meta preferita dei turisti polacchi e stranieri. In questa zona si concentrano i migliori e più costosi ristoranti di Varsavia. Da Gesler, in piazza, cenano ospiti di stato e le star internazionali in visita alla capitale della Polonia postcomunista.
Lungo le strade principali del centro: Krakowskie Przedmieście e Nowy Świat sono sopravissute le storiche caffetterie dall'aria mitteleuropea: Belveder, Europejska, Blikle, ricordate nelle sue memorie da Enzo Biagi. Ci vengono ancora intellettuali e scrittori della vecchia generazione, ma il clima impegnato degli anni '80 è svanito. Le nuove élite della cultura di massa legge più volentieri Bretton Ellis che Czeslaw Milosz e frequenta altri luoghi, piuttosto pub e discoteche alla moda. Varsavia oggi è una città frenetica e impegnata a moltiplicare i moderni palazzi di vetro ed acciaio per uffici ed attività commerciali. Dentro si incrociano gli interessi e i traffici fra l'Occidente e l'Est post-sovietico. Sono generalmente alti come il monumentale Palazzo della Cultura che fu il regalo dell'URSS per i compagni sulle rive della Vistola. Anch'esso è diventato una curiosità architettonica.
A Varsavia c'è anche "la soffitta" del più famoso scrittore e giornalista polacco - Ryszard Kapuściński che torna qui dai suoi lunghi viaggi per il mondo per scrivere i suoi libri.
Nel soave Parco Lazienki, che fu la residenza estiva del re Stanislavo Augusto Poniatowski, ci si può divertire a dare del cibo agli scoiattoli ed ai pavoni che vengono a prenderlo dalla mano. Il complesso monumentale con il palazzo, due teatri, i giardini tematici, i laghetti, le serre e il belvedere, uno dei più importanti del suo genere in Europa, è concepito come la perfetta unione fra il giardino simmetrico francese ed il giardino romantico. La Polonia del resto è molto verde e ha il culto dei giardini. In ogni città ci sono grandi parchi con alberi secolari.
Due passi dal parco Lazienki, nel Castello Ujazdowski (anch'esso con il proprio giardino), alla fine dei anni '80 fu aperto il Centro d'Arte Contemporanea (C.S.W), che diventò un crocevia culturale di particolare rilevanza ed interesse. Espongono qui artisti di fama mondiale. Attorno a questa istituzione si è formata l'ultima generazione dei creativi polacchi come: Kozyra, Althamer, Żmijewski, Rajkowska, Libera ed altri, presentati anche in Italia, all'inaugurazione della Bovisa.
Nel Parco Ujazdowski si trova la scultura di Ignacy Paderewski, grande musicista e uomo di stato, mentre il Lazienki ospita il monumento di Chopin. Ogni anno nell'anfiteatro si svolgono i concerti all'aperto dei laureati del Concorso Internazionale di F. Chopin.
A 40 chilometri da Varsavia, nel piccolo centro di Żelazowa Wola è nato Chopin. Qui in una nobile villetta di campagna trascorse i suoi primi 20 anni. Le passeggiate fra i salici piangenti hanno segnato con la nostalgia le note dei suoi mazurki, che peraltro prendono il nome da questa regione, Mazovia. La sua casa è diventata un museo, tappa obbligatoria nel tour europeo soprattutto dei giapponesi.

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2. Lodz

La seconda città della Polonia è conosciuta grazie alla Scuola Cinematografica dove hanno studiato celebri registi polacchi, tra i quali: Polanski, Wajda, Kawalerowicz, Kieslowski, Holland. Lungo la via Piotrkowska è la più lunga strada dell'Est, piena di pub, ristoranti di lusso e caffetterie, ci sono delle stelle di bronzo con i loro nomi incastrate sui marciapiedi. Lodz può vantare anche il Museo d'Arte Moderna è uno fra i più antichi d'Europa. Fu fondato da Wladyslaw Strzeminski e Katarina Kobro i maestri del costruttivismo. Ospitò spesso Joseph Beuys nell'ambito della famosa manifestazione culturale Costruzione in progresso che richiama ogni anno tanti artisti da tutto il mondo. A Lodz abitava anche il famoso pianista Artur Rubinstein. Oggi la sua presenza è ricordata da una sua effigie in bronzo a grandezza naturale mentre esegue (a gettone) brani concertistici su un pianoforte a coda, pure di bronzo, sempre sulla via Piotrkowska.
La città fu fondata poco più di 100 anni fa e fu un'agglomerato multirazziale composto da polacchi, tedeschi, ebrei e russi. Qui nacque la grande l'industria tessile, che andò in bancarotta soltanto dopo la caduta del comunismo, e il movimento operaio, che combatté agli inizi del secolo per i diritti dei lavoratori. Oggi la grandezza del passato è testimoniata dalle fabbriche di mattoni rossi in disuso, dalle belle palazzine degli industriali che le possedevano e dal memorabile film di Wajda "La terra promessa", tratto dal libro del Nobel polacco Wladyslaw Reymont. L'eclettismo è uno stile architettonico che fonde in sé tutti gli stili e che caratterizza la via Piotrkowska è finora snobbato, è diventato oggi una gustosa curiosità.
La città si è adattata bene alla contemporaneità diventando un centro di vita notturna dove nei weekend arrivano anche da Varsavia, lontana 130 chilometri. I club più famosi sono: CLUB 77 (un Irish Pub ed una discoteca situati nei locali dell'ex-Casa degli Studenti), Lodz Kaliska (fondato dal gruppo di artisti d'avanguardia degli anni '70), Proibizione (una catena di locali aperta in ogni città da un gruppo di noti attori polacchi) e Cabaret, un'insolita discoteca con logge e balconate interne e spettacoli dal vivo.

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3. Cracovia

Nella vecchia, splendida e nobile capitale polacca regnò Bona Sforza, la regina italiana di Polonia, che avvicinò i due paesi attraverso scambi culturali ed economici. Con lei dall'Italia sono venuti architetti e cortigiani, ma anche la verdura e le spezie mediterranee. Cracovia vanta un castello rinascimentale, il Wawel, magnifico esempio di architettura nordeuropea. Anche la città vecchia risale allo stesso periodo, con la sua caratteristica piazza centrale con le arcate, il mercato coperto chiamato Sukiennice, il municipio e la chiesa di Santa Maria. Qui si trova il più antico ristorante polacco, Wierzynek, che in tempi passati ospitava i nobili ed oggi borghesi di tutto il mondo, curiosi di provare le sue specialità gastronomiche. Qualche passo più avanti ha la sua sede lo storico cabaret Piwnica pod Baranami, inscritto nel Guinnes dei primati come primo a nascere in Europa.
Cracovia è stata da sempre un importante centro culturale. Visse qui Henryk Sienkiewicz, premio Nobel per "Quo vadis" ed il suo contemporaneo Jan Matejko, il pittore dei momenti più alti della burrascosa storia polacca (una delle sue gigantesche tele "La vittoria di Vienna" è esposta nei Musei Vaticani). Nelle caffetterie alla viennese nacque la corrente polacca della decadenza e pulsò la vita letteraria fra le due guerre. In questa città aveva vissuto e lavorato il grande artista Tadeusz Kantor, legato al Teatro Vecchio (Teatr Stary), antico cuore dell'arte drammaturgica polacca. Tra gli odierni protagonisti della cultura si possono incontrare la poetessa Wislawa Szymborska (premio Nobel) ed il grande intellettuale e scrittore Stanislaw Lem (scomparso nel 2006).
Sono tanti i legami storici che uniscono Cracovia con l'Italia e Roma con Cracovia. In primo luogo di natura religiosa: diverse chiese di questa città assomigliano alle chiese barocche romane e furono costruite da architetti italiani chiamati dai locali sostenitori della controriforma. Peraltro papa Wojtyla era il cardinale venuto da Cracovia. C'è persino un detto: "Se Roma non fusse Roma, Cracovia saria Roma".
Pochi chilometri dall'ex-capitale polacca si trova Wieliczka, la vecchia miniera di sale con le sue gallerie che si estendono per oltre 1000 chilometri fino a 300 metri nel sottosuolo. Oggi una parte della miniera è diventata un museo sotterraneo, con enormi sculture di sale e giganteschi macchinari in legno usati in passato dai minatori e che adesso sembrano opere d'arte contemporanea.
A Cracovia era situato uno dei più importanti e popolosi ghetti polacchi. Adesso in quella zona si concentra la vita della comunità ebraica e c'è un Centro di cultura che propone straordinari concerti di musica religiosa ed etnica con la partecipazione di artisti di vari paesi del mondo. A circa 70 chilometri da qui è situato il Museo della memoria, Oświęcim, il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, meta di pellegrinaggio mondiale.

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4. Zakopane

La nota località sciistica, in cui si trovano due grandi trampolini di salto, è distante da Cracovia appena tre ore di macchina. A cavallo del XIX e il XX secolo questa piccola stazione climatica, situata a ridosso della catena centrale dei Tatri Alti e la frontiera con la Slovachia, diventò un importante centro culturale dove villeggiavano letterati ed artisti. La città è caratterizzata dallo stile peculiare (zakopianski) delle abitazioni di legno che testimoniano le alte capacità artigianali dei locali. I montanari di Zakopane, che ancora oggi indossano il loro abito tradizionale con l'ascia sono gente allegra, predisposta per il canto e il ballo.
La località ospita il famoso Teatro Witkacy, dedicato al drammaturgo e pittore visionario Stanislaw Ignacy Witkiewicz.

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Altri luoghi:
5. Danzica - il vecchio porto sul Baltico.

6. La strada dell'ambra - i castelli e borghi del Nord della Polonia.

7. Malbork - la inespugnabile fortezza dei Crociati.

8. Torun e Frombork- le città di Nicola Copernico.

9. Laghi Masuri - un curioso sistema di laghi, fiumi, e canali con le chiuse che permettono la navigazione nella regione.

10. Kazimerz - un porto rinascimentale sulle rive della Vistola.







1. Varsavia - Palazzo della Cultura

1. Varsavia - Parco Lazienki - residenza reale

2. Lodz - Via Piotrkowska

3. Cracovia - La piazza del Mercato (Rynek)

4. Zakopane - veduta dei monti Tatry

4. Zakopane - Gòrale

5. Danzica - vecchio porto sul Baltico

7. Malbork - la inespugnabile fortezza dei Crociati

8. Frombork- la città di Nicola Copernico.

9. Laghi Masuri

10. Kazimerz - vecchio porto rinascimentale sulle rive della Vistola

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