31/05/11

Visita al Quirinale di Agnieszka Zakrzewicz*









Che emozione salire al Quirinale! E’ un “Palazzo aperto”: questo si può dire oggi della residenza ufficiale del presidente della Repubblica Italiana ed uno dei simboli più importanti dello Stato italiano.
Chi lo visita da semplice cittadino o da turista si rende conto di grandezza ma anche di sobrietà dello stile che accompagna la vita quotidiana del più alto potere in Italia, rappresentato oggi dal Presidente Giorgio Napolitano.
Io sono “salita” al Quirinale da giornalista, in occasione dell'incontro con i rappresentanti dell'Associazione Stampa Estera in Italia. E anche sé questa non era per me la prima volta, l’emozione di superare il portone del ingresso, attraversare il cortile guardando la torre del Mascherino, e salire le scale al primo piano per percorre itinerario stabilito per le personalità politiche, grandi ospiti e capi dei governi stranieri è sempre grande.

Costruito a partire dal 1583, il Palazzo del Quirinale fu la residenza estiva del Romano Pontefice fino al 1870, per poi diventare palazzo reale dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l'edificio divenne definitivamente la sede del Capo dello Stato repubblicano.
A dare una nota di solennità durante le udienze presidenziali ci sono sempre i corazzieri, che scandiscono con il loro saluto, l’entrata e l’uscita degli ospiti. Oggi le divise sono un po’ diverse da quelle che portavano gli 80 uomini dello squadrone speciale a cavallo alla loro prima apparizione nel 1868 a Firenze, ma rimasto l’obbligo di statura non inferiore a 1,90 metri di altezza. Fa impressione la loro marziale imponenza nella divisa di gala e l’elmetto tradizionale con la sua caratteristica coda di cavallo.

Caro dottor Piller, la ringrazio per le sue parole e attraverso lei ringrazio voi tutti che in numero così cospicuo rappresentate la stampa estera in Italia. È una presenza importante per il nostro Paese. Sappiamo che voi siete in qualche modo interpreti, testimoni, portavoce della realtà italiana presso un vastissimo uditorio, presso tantissimi lettori di giornali spesso anche così autorevoli e importanti. – ha detto il Capo di Stato italiano Giorgio Napolitano, rivolgendo il suo saluto al presidente della Stampa Estera Tobias Piller ed ai giornalisti presenti.

In occasione di questo incontro il Presidente Napolitano ci ha informato anche al riguardo di grandi festegiamenti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia che il 2 giugno prossimo vedrà riuniti al Quirinale i numerosi Capi di Stato per la solenne cerimonia: Abbiamo invitato i Capi di Stato dei Paesi membri dell’Unione Europea, di quelli membri del G20, abbiamo invitato anche i Capi di Stato dei Paesi nei quali c’è stata una forte emigrazione italiana, come naturalmente gli Stati Uniti, ma anche il Canada e, in America Latina, l’Argentina e il Brasile; e abbiamo invitato alcuni altri Paesi con i quali abbiamo rapporti particolarmente intensi di amicizia e di collaborazione. Hanno confermato la loro presenza a Roma il 2 giugno, fino a questo momento, 42 Capi di Stato: non c’è mai stato un raduno simile in Italia. Purtroppo, alcuni Capi di Stato del G20, essendo stati convocati a Parigi dal Presidente Sarkozy il 26 maggio, avranno difficoltà a tornare a New York o a Pechino per poi precipitosamente ripartire per venire a Roma; quindi, gli Stati Uniti saranno rappresentati dal Vice Presidente Biden, la Cina sarà rappresentata dal nuovo Presidente designato Ping (e anche questa presenza, novità assoluta sulla scena internazionale, è una manifestazione di particolare interesse e simpatia). Avremo molti Presidenti di Stati membri dell’Unione Europea, a cominciare dal Presidente tedesco e tutti i Presidenti dell’Europa centrale e orientale. Avremo il Presidente russo, il Presidente turco, la Presidente argentina, il Presidente d’Israele – Stato per il quale abbiamo una radicata amicizia – e, insieme, avremo il Presidente dell’Autorità Palestinese.
Abbiamo scelto il 2 giugno, che è anche la Festa della Repubblica, perché, in definitiva, è nella Repubblica che si è incarnata e si è radicata l’eredità del Risorgimento attraverso la ricostruzione della democrazia nel nostro Paese dopo la terribile avventura e tragedia del fascismo e sulla base della Costituzione repubblicana.


Il 2 giugno 2011 i Capi di Stato parteciperanno al mattino alla tradizionale parata militare con una forte componente di rievocazione storica, e il pomeriggio seranno al Quirinale, partecipando a un concerto e un pranzo. E’ previsto anche un breve saluto di rappresentanti della comunità internazionale.
Come aveva sottolineato il Presidente Napolitano, il Risorgimento non è stato decisivo soltanto per la storia d’Italia, ma è stato un grande fatto nella storia dell’Europa moderna, dove, a metà del secolo XIX, c’erano diversi Paesi nei quali si lottava per l’indipendenza nazionale, per conseguire risultati analoghi a quelli per cui si lottava in Italia. In effetti, l’epopea del Risorgimento e il successo che l’ha conclusa hanno ispirato la lotta per la libertà e l’indipendenza anche in altri Paesi: abbiamo avuto anche per questo stranieri che hanno partecipato all’impresa garibaldina e in generale ai moti unitari italiani, e hanno partecipato a lotte per la libertà altrove, come ad esempio in Polonia. – ha detto Napolitano a giornalisti stranieri, informandoli anche della sua visita ufficiale in Polonia in autunno e della sua consueta partecipazione al «Diciassettesimo incontro annuale dei Capi di Stato dei Paesi dell'Europa centrale», che vede associati in un quadro informale i Presidenti dell'area centrale, orientale e balcanica dell'Europa, che si terrà il 27-28 maggio a Varsavia.

E lì vedrò il monumento dedicato a Francesco Nullo, garibaldino di Bergamo che organizzò la partecipazione così elevata di suoi concittadini alla Spedizione dei Mille: non erano mica dei “terroni” i 180 bergamaschi sui Mille di quella spedizione … Nullo li reclutò, andò a combattere in Sicilia, fu ferito a Calatafimi, tornò a Bergamo e organizzò un’altra partenza di bergamaschi che raggiungessero le truppe di Garibaldi. Quando fu finito il Risorgimento, evidentemente non soddisfatto di come si era speso per la causa della libertà italiana, andò in Polonia a combattere per la libertà della Polonia, e lì fu ucciso in combattimento: ed è così diventato un eroe anche per i polacchi. – ha detto il Presidente della Repubblica Italiana in occasione dell’incontro con i giornalisti stranieri della Stampa Estera, avvenuto al Quirinale il 23 maggio 2011.




Agnieszka Zakrzewicz – corrispondente estero della stampa polacca, socia della Stampa Estera in Italia dal 2000.

24/05/11

Festival Corso Polonia – Istituto Polacco di Roma

Palazzo Blumenstihl

Serata Rom
giovedì 26 maggio 2011, ore 19.00


Istituto Polacco di Roma
via Vittoria Colonna, 1 - Roma
ingresso libero


E’ una tradizione, ormai, inaugurare il Festival Corso Polonia con un evento multietnico. L’anno scorso l’apertura della rassegna è stata dedicata alla presenza della comunità polacca ad Haiti, quest’anno inauguriamo il Festival con una serata Rom.

Nelle sale del Palazzo Blumenstihl verranno esposte le opere della fotografa polacca residente in Italia, Maria Stefanek - immagini scattate nel più grande insediamento dell’Europa Occidentale, in via Casilina 900 a Roma, da qui il titolo della mostra “I Rom di Roma”. Nelle foto - immagini di vita quotidiana dei Rom, giunti a Roma assieme ad un ricco bagaglio di cultura materiale e spirituale dei popoli che li hanno ospitati per secoli. L’esposizione resterà aperta fino a giovedì 16 giugno.

A introdurre la cultura, la tradizione, la storia e la situazione attuale dei Rom in Polonia e in Europa sarà il professore Adam Bartosz, direttore del Museo Regionale di Tarnow (Muzeum Okregowe w Tarnowie), istituzione da anni dedita allo studio e alla documentazione dei Rom.

Chiuderà la serata il concerto del gruppo Caci Vorba, fra i più interessanti complessi di musica etnica in Europa, costituito nel 2004 e specializzato in musica tzigana e balcanica, che ha raccolto premi europei importanti quali il Top of the World CD del Songlines Magazine e il Premio dei Critici Fonografici Tedeschi.

Nel corso della serata il Direttore dell’Istituto Polacco conferirà a nome del Ministro degli Affari Esteri Radoslaw Sikorski le medaglie BENE MERITO al poeta Renato Gabriele e al poeta e giornalista Marek Lehnert.

http://www.istitutopolacco.it/index.php?mod=2&app=190&c_month=5&c_year=2011

“Per la nostra e la vostra libertà”

Invitiamo Tutti cordialmente alla presentazione del libro “Per la nostra e la vostra libertà”, testimonianze e ricordi dei combattenti polacchi in Italia nel corso della II Guerra Mondiale , che avrà luogo giovedì 26 maggio alle ore 19,00, presso la chiesa di San Stanislao a Roma, via delle Botteghe Oscure 15 (i particolari nell’invito allegato)
Tanti cordialissimi saluti,
Presidente AIPRO
Ijola Hornziel Martinelli